Integra il reato di rapina la condotta di chi sottrae con violenza al proprio partner il telefono cellulare al fine di poter accedere alla rubrica e poterne leggere i messaggi, ciò in quanto nel delitto di rapina, l’ingiusto profitto non deve necessariamente concretarsi in un’utilità materiale, potendo consistere anche in un vantaggio di natura morale o sentimentale che l’agente si riproponga di conseguire, sia pure in via mediata, dalla condotta di sottrazione ed impossessamento, con violenza o minaccia, della cosa mobile altrui
Cassazione penale, Sez. II, sentenza 10 dicembre 2021, n. 45557
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