Condominio: parcheggio senza regole, scatta il reato di violenza privata

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Il proprietario dell’automobile che parcheggia in modo da impedire  l’ingresso al garage condominiale, rifiutandosi di rimuoverla, commette reato di violenza privata.

Lo affermano le Sezioni Unite con la sentenza  n.28487/13 del 12/3/2013: ad essere lesa è  la libertà morale del soggetto (il quale nell’ambito della sua proprietà privata ha pieno diritto di espressione e godimento e non può essere limitato dal comportamento altrui) protetta dall’art.610 c.p., il quale recita: “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni.”

Nel caso all’esame della Corte, ad essere condannato è il proprietario di un trattore, che  parcheggiava abitualmente in area opposta a quella ove insisteva un passo carrabile, ostruendo tuttavia  l’utilizzo dell’altrui garage.

Per “incastrare” il parcheggiatore, è opportuno  documentarne la condotta mediante foto, comunicazioni e testimoni. Trattandosi peraltro di un reato perseguibile d’ufficio, una volta denunciato il condomino, la querela non può più essere ritirata e avrà luogo senz’altro il processo. Per il condominio, è probabile il risarcimento del danno.

per approfondimenti

http://www.condominioweb.com/condominio/articolo1621.ashx

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