L’ex marito che legge le email della moglie e accede al sito del gestore telefonico per conoscerne il traffico telefonico commette reato di violazione della corrispondenza e accesso abusivo a un sistema informatico:
nel caso di accesso abusivo ad una casella di posta elettronica protetta da “password” è configurabile il delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico che concorre con quello di violazione di corrispondenza, in relazione all’acquisizione del contenuto delle “email” custodite nell’archivio. Inoltre, integra il reato di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza (art. 616 c.p) la condotta di colui che prende cognizione del contenuto della corrispondenza telematica intercorsa tra la ex convivente e un terzo soggetto, conservata nell’archivio di posta elettronica della prima. Il fatto stesso che vi siano delle chiavi di accesso dimostra la presenza di sistemi di protezione, tutelati dall’art. 615 ter c.p.
Cassazione penale n. 23035/2021