Configurabile il reato di maltrattamenti a fronte della persistente condotta di incuria dell’imputato per la loro frequenza e reiterazione nel corso degli anni, come emblematici del disinteresse verso i bisogni affettivi ed esistenziali della moglie e reiteratamente omissivi agli obblighi di cura verso la moglie e i figli, condotte accompagnate da ingiurie, denigrazione, minacce verbali, sopraffazioni di ogni genere protrattisi per tutta la durata del rapporto coniugale e acuitisi nel corso degli anni giungendo alle vere e proprie aggressioni fisiche che la teste ha descritto. Si tratta di comportamenti che hanno cagionato alla persona offesa uno stato di timore, e di vero e proprio assoggettamento al marito perché la donna si era autoimposta la scelta di non reagire al fine di non correre il rischio della possibile reazione violenta dell’imputato
Cass. Pen., Sez. VI, sent., 25 novembre 2021, n. 43570
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.