Se il coniuge beneficiario dell’assegno divorzile riceve un’eredità, potrebbe essere diminuito l’importo dell’assegno stesso, ma solo se l’aumento patrimoniale è significativo e stabile, non una semplice variazione transitoria. In particolare, occorre considerare:
- se il valore dell’immobile e comporti un significativo aumento del patrimonio del beneficiario;
- se la casa può essere locata;
- se occorrono lavori di ristrutturazione, i relativi costi e se il beneficiario sia o meno in grado di sostenerli;
- se la vendita dell’immobile sia o meno idonea a procurare al beneficiario una quantità di denaro sufficiente a far fronte alle proprie esigenze di vita nel tempo.
Nel caso di specie una donna, affetta da una malattia degenerativa, beneficiaria di un assegno divorzile, aveva ereditato una palazzina di grande valore, aumentando considerevolmente il suo patrimonio. L’assegno è stato quindi revocato, considerando peraltro ininfluenti le condizioni di salute della beneficiaria.
Cass. civile ord. 354/2023