Anche un investigatore privato può rispondere di diffamazione, se accusa qualcuno di adulterio senza riscontri e opera in modo da ledere la reputazione del coniuge tradito; ma è esente da colpa se la comunicazione è confidenziale e rivolta esclusivamente a chi gli ha commissionato l’incarico. In questo caso manca la volontà di divulgare la notizia a terzi e dunque non sussiste l’elemento psicologico del reato, rappresentato dal dolo.
Cass. penale sent. n.33106/20 del 25 novembre 2020
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