Come dimostrare in causa il tradimento? Chi riesce infatti a provare che la crisi è causa del tradimento dell’altro coniuge, ottiene che quest’ultimo perda il diritto all’assegno di mantenimento qualora ne abbia astrattamente diritto.
Ecco le prove che possono essere utilizzate nel processo:
1) le prove documentali: lettere, contratti sono tra i più frequenti. ad esempio, la lettera in cui il coniuge confessa a qualcuno un tradimento.
2) la fotografia – magari scattata da un investigatore privato – che ritrae uno dei due coniugi nell’atto di un tradimento, non ha bisogno di essere supportata da altre prove e ulteriori indagini se il soggetto ritratto non la contesta. In sostanza, potrà essere utilizzata in aula. Se non c’è contestazione specifica il giudice dovrà considerare come accaduto veramente quanto rappresentato dalla foto;
3) il rapporto del detective: potrà essere usato in giudizio semplicemente chiamando l’investigatore a confermare, tramite la sua testimonianza, quanto in esso contenuto;
4) email e gli sms: come le chat e delle conversazioni su Facebook, sono riproduzioni meccaniche che diventano prova – se stampate su carta – solo se non contestate dalla controparte. Per aggirare l’ostacolo, occorre che qualcuno testimoni di aver preso diretta visione del contenuto in oggetto, cioè di averli letti.
5) testimoni: è la prova per eccellenza purchè il teste deponga su fatti avvenuti in propria presenza o di cui abbia conoscenza diretta. Se riferisce di aver saputo del tradimento da altri soggetti che non sono i coniugi, il giudice valuterà liberamente tali sue dichiarazioni;
6) interrogatorio formale e confessione: non servono a nulla; il coniuge infedele non può confessare, davanti al giudice, il proprio tradimento.
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