Non è nell’interesse della minore essere riconosciuta dal padre naturale di religione mussulmana, se portatore di un modello culturale violento e prevaricatore nei rapporti con le donne.
Nel caso di specie si trattava di una madre italiana e il padre naturale di sua figlia che, dopo averla invitata più volte ad interrompere la gravidanza, rivendicava il ruolo di genitore e intendeva portare la figlia in Egitto, suo paese d’origine, per farla educare dalla nonna paterna secondo i dettami della sua religione.
Cassazione civile sentenza 18600/2021