il principio di autoresponsabilità vigente nel nostro ordinamento impone ai giovani, una volta terminati gli studi, di attivarsi per assicurarsi un autonomo sostentamento, in attesa di trovare un lavoro che sia più aderente alle proprie aspirazioni.
Non è infatti ammissibile pretendere che, in loro vece, siano i genitori a doversi adattare a qualsiasi lavoro per sostentarli. Il diritto al mantenimento ha un limite che va individuato considerando:
- la durata ufficiale degli studi,
- il tempo del quale un giovane laureato ha bisogno, in media, per trovare un impiego in una data realtà economica.
Il figlio che pretende il mantenimento deve dimostrare:
- di non essere riuscito a procurarsi il lavoro ambito per una causa a lui non imputabile,
- di non aver potuto conseguire neanche un altro lavoro tale da assicurargli l’auto-mantenimento.
Corte di Cassazione sentenza n. 17183/2020