Il DL 83/2015 introduce molte novità, tra le quali nuovi limiti al pignoramento delle somme depositate in banca.
La pensione non può essere pignorata per una somma superiore alla misura massima dell’assegno sociale (mensile) aumentato della metà. Per il 2015 l’assegno è pari a € 448,51 mensili per 13 mensilità. In altre parole la pensione che equivalga all’assegno sociale è intoccabile.
Inoltre, quando le somme percepite dal debitore a titolo di stipendio o di pensione vengono depositate in banca, non sono pignorabili integralmente ma secondo i seguenti limiti:
– se l’accredito in banca avviene prima del pignoramento, le somme possono essere pignorate per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale;
– se invece l’accredito in banca avviene nella stessa data del pignoramento o dopo, le predette somme possono essere pignorate nei limiti previsti dalla precedente legge ossia nella misura autorizzata dal giudice e, comunque, non oltre il quinto.
Questi nuovi limiti valgono per tutti i creditori.
E valgono anche per Equitalia. In particolare:
– se lo stipendio o la pensione è inferiore a 2.500 euro, il massimo pignorabile è di un decimo;
– se è tra 2.5001 e 5.000 euro, il massimo pignorabile è un settimo;
– se è pari o superiore a 5.001 euro il pignoramento può essere effettuato nei limiti appena previsti per tutti i creditori.