Tra coniugi persiste il dovere di coabitazione, che viene meno solamente:
Al di fuori di queste due ipotesi, il coniuge che manda via da casa l’altro rischia di commettere reato di violenza privata, che sussiste a prescindere dal titolo di proprietà sulla casa, essendo questo il luogo ove si svolge la vita di comunione della coppia.
Il principio vale anche per i conviventi non coniugati.
Dal punto di vista civilistico, il coniuge cacciato da casa (ad esempio, cambio di serratura) può esperire l’azione di reintegrazione del possesso e farsi dal giudice riammettere nell’abitazione.
E’ tuttavia possibile mandare via da casa l’altro coniuge in alcuni casi:
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