La madre inadeguata e che cerca continuamente di screditare il padre agli occhi della figlia sino ad originare nella bambina una sindrome di alienazione parentale perde l’affidamento della minore, che andrà affidata in via esclusiva al padre.
Così ha ritenuto la Corte di cassazione, con ordinanza numero 21215/2017 del 13 settembre : le carenze materne sono state ritenute sufficienti a giustificare l’affidamento esclusivo della minore al padre.
A fronte delle esplicite censure della ricorrente in merito al riferimento fatto dalla Corte d’appello alla diagnosi di “PAS”, la Cassazione ha precisato che la questione non riguarda la ricorrenza o meno di una patologia, quanto piuttosto “l’adeguatezza di una madre a svolgere il proprio ruolo nei confronti di una figlia minore che si trova in grave difficoltà, avrebbe bisogno del sostegno di entrambi i genitori, ma non riceve la collaborazione di cui ha bisogno dalla madre”. Le univoche risultanze di causa hanno confermato tale quadro e, che si tratti di PAS o no, l’affidamento esclusivo al padre deve essere confermato.
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