Figli di coppia omosessuale nati all’estero, la filiazione va riconosciuta in Italia

Genitore autorizzato a vaccinare il figlio quindicenne anche senza il consenso dell’altro
31 agosto 2021
Scelta part time non necessaria incide su assegno divorzile
2 settembre 2021

la procreazione assistita eterologa fatta all’estero non è un ostacolo al riconoscimento del rapporto di filiazione tra il nascituro ed un cittadino italiano che abbia dato il suo consenso, nonostante sia vietata in Italia dalla legge. I limiti legislativi «costituiscono espressione non già di principi di ordine pubblico internazionale, ma del margine di apprezzamento di cui il legislatore dispone nella definizione dei requisiti di accesso alle predette pratiche, la cui individuazione, avente portata vincolante nell’ordinamento interno, non è di ostacolo alla produzione di effetti da parte di atti o provvedimenti validamente formati nell’ambito di ordinamenti stranieri e disciplinati dalle relative disposizioni». In sostanza, quello che non si può fare in Italia è possibile farlo all’estero e deve essere riconosciuto nel nostro Paese.

Resta vietata la maternità surrogata perché, come chiarisce la Cassazione, si tratta di un vincolo di ordine pubblico «posto a tutela di valori fondamentali, quali la dignità umana della gestante e l’istituto dell’adozione, non irragionevolmente ritenuti prevalenti sull’interesse del minore, nell’ambito di un bilanciamento effettuato direttamente dal legislatore».

Cass. civile sent. n. 23319/2021, n. 23320/2021 e n. 23321/2021

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi