Se i genitori non sono in grado di svolgere in via condivisa le scelte riguardanti i figli e rifiutano ogni forma di collaborazione tesa ad attenuare il conflitto, il giudice può derogare dal canone legale dell’affido condiviso e decidere di affidare i figli minori ai servizi sociali.
Non è la mera conflittualità di coppia a essere ostativa a un affido condiviso: l’impossibilità di disporlo discende invece da una vera e propria «inidoneità delle parti allo svolgimento della funzione genitoriale stante la persistente incapacità a svolgere in via condivisa le scelte riguardanti i figli, e il rifiuto a ogni forma di collaborazione nell’interesse di quelli, tesa ad attenuare il conflitto».
Tribunale di Roma, sentenza 15179 del 30 settembre 2021
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.