Comunione legale, debiti personali, espropriazione

Pagamento parziale del mantenimento non sempre è reato
29 giugno 2019
Assegno divorzile: la prova della differenza di reddito grava sul richiedente
2 luglio 2019
La natura di comunione senza quote della comunione legale dei coniugi comporta che l’espropriazione, per debiti personali di uno solo dei medesimi, di uno o più beni in comunione abbia ad oggetto la “res” nella sua interezza e non per la metà o per una quota. Ne discende che, in ipotesi di divisione, è esclusa l’applicabilità sia della disciplina sull’espropriazione dei beni indivisi (artt. 599 ss. c.p.c.) sia di quella contro il terzo non debitore.
 

Secondo la Cassazione non sarebbe praticabile per il Giudice disporre, ex art. 600 c.p.c., la separazione della quota del bene spettante al coniuge comproprietario cui non faccia capo la posizione debitoria e neppure limitare la vendita all’incanto ad una parte di esso. Occorrerebbe piuttosto, ai sensi dell’art. 720 cod.civ., procedere alla vendita o all’attribuzione dell’intero bene non comodamente divisibile, costituendo esso una singola unità immobiliare in comunione.

Cass. civ. n.2047/2019

Comments are closed.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi