Secondo il Tribunale di Sciacca, è possibile assegnare l’animale domestico a uno dei due coniugi in caso di separazione: «indipendentemente dall’eventuale intestazione risultante nel microchip», il cane viene assegnato «ad entrambi i coniugi, a settimane alterne» con «spese veterinarie e straordinarie» ripartite a metà tra moglie e marito. La moglie era allergica al gatto, che quindi viene assegnato al marito, che secondo il Giudice «appare assicurare il miglior sviluppo possibile dell’identità dell’animale», spiega il giudice.
Sempre secondo il provvedimento in oggetto «il sentimento per gli animali costituisce un valore meritevole di tutela, anche in relazione al benessere dell’animale stesso», e quindi si applica la normativa in tema di affidamento dei figli nel caso in cui manchi un accordo tra i coniugi.
Trib. Sciacca decreto 19 febbraio 2019