L’affidamento condiviso, previsto come regola dall’art. 337 ter c.c., comporta l’esercizio della responsabilità genitoriale da parte di entrambi i genitori e una condivisione delle decisioni di maggiore importanza – riguardanti istruzione, educazione e salute – da assumere di comune accordo tenendo conto della capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni del minore, dovendo limitare l’esercizio disgiunto della responsabilità genitoriale per le sole questioni di ordinaria gestione e limitatamente a ciò che attiene all’organizzazione della vita quotidiana (ad esempio per la scelta delle persone da frequentare, per l’alimentazione, per le attività ludiche e di svago) nei periodi di tempo coincidenti con la permanenza presso di sé.
Trib. Roma decreto 4 maggio 2018
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