Il padre separato che fa uso di cannabis perde il diritto all’affido condiviso: non perde un certificato medico rilasciato da una clinica privata che attesti la mancanza di droga nel suo organismo. Pesano le dichiarazioni della madre secondo cui, quando l’uomo viveva in casa, lasciava in giro l’occorrente per la preparazione delle “canne” e persino residui delle sostanze stupefacenti.
Il Tribunale di Catania dispone quindi l’affido esclusivo dell minore alla madre, consentendo gli incontri col padre presso la casa materna «per assicurare un luogo protetto e familiare alla piccola», per due pomeriggi a settimana, il sabato mattina o la domenica mattina, alternativamente; la regolamentazione prevede inoltre tre pomeriggi durante le festività pasquali, cinque pomeriggi durante le festività natalizie, la mattina di Pasqua o la mattina del lunedì dell’Angelo, alternativamente, la mattina di Natale o del capodanno, alternativamente, fino al raggiungimento di quattro anni della bambina. Assegno di mantenimento di 400 euro al mese.
Ricordiamo che l’affido condiviso è la regola, a cui è possibile derogare solo se la sua applicazione possa risultare «pregiudizievole per l’interesse del minore»; non rileva la mera conflittualità fra genitori ma occorre, secondo la più recente giurisprudenza, l’eventuale insostenibilità della situazione.