spetta a chi deduca la invalidità del testamento dimostrare che il testamento venne redatto in una condizione di permanente e stabile demenza poiché, in questo caso, la incapacità di testare si presume e spetta a chi intenda avvalersene dimostrare che lo stesso fu redatto in un momento di lucido intervallo. Qualora, invece, detta infermità sia intermittente o ricorrente, poiché si alternano periodi di capacità e di incapacità, non sussiste tale presunzione e, quindi, la prova dell’incapacità deve essere data da chi impugna il testamento
Corte d’Appello Torino, Sez. II, Sent., 28 marzo 2022, n. 340
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