Risarciti i danni per le lesioni riportate da una donna scivolata sulla scalinata di ingresso di un Ufficio delle Poste Italiane.
Secondo la Cassazione Civile (sentenza n. 25935/2014), le Poste sono responsabili perché avrebbero dovuto provvedere a ripristinare i dispositivi antisdrucciolo, o, quantomeno, a segnalare il pericolo ai clienti.
Nel caso di specie, i gradini erano in pessime condizioni, e la caduta è stata considerata «conseguenza normale della particolare usura dei gradini». Poste Italiane, a parere della Corte, «avrebbe dovuto ripristinare i dispositivi antisdrucciolo – bocciardatura e zigrinatura – usurati, e segnalare il pericolo nei giorni di pioggia». Nessuna responsabilità è invece imputabile alla donna per presunta disattenzione: infatti, è vero che non aveva utilizzato la parte laterale della scalinata, dotata di corrimano, e forse avrebbe dovuto tener maggiormente conto della «scivolosità» – aggravata dalla pioggia – e della «usura» dei gradini, ma ciò non elimina la responsabilità di ‘Poste Italiane’, che, come anzidetto«avrebbe dovuto ripristinare i dispositivi antisdrucciolo», oramai «usurati», presenti sulla scalinata, e, soprattutto, «avrebbe dovuto segnalare il pericolo» alle persone.
Cospicuo il risarcimento: oltre 14.000 euro.