Nessun mantenimento per la figlia maggiorenne a cui il padre ha intestato una quota della sua società

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Niente mantenimento per la figlia trentenne a cui il padre divorziato ha regalato una quota della società: l’essere socia nell’azienda famigliare la rende economicamente autosufficiente.
Così la Corte di cassazione con l’ordinanza 2236 del 3 febbraio 2014: nel caso di specie il padre aveva intestato alla figlia 32enne una quota (il dieci per cento) del capitale sociale dell’attività di distribuzione di carburanti di sua proprietà. Tanto basta a renderla indipendente economicamente, sebbene concretamente disoccupata: è sufficiente il fatto che volendo la ragazza avrebbe potuto lavorare percependo uno stipendio presso l’impianto della società del padre, di cui è anche socia.
Non vale a scusare il rifiuto della ragazza di proseguire l’attività lavorativa il fatto che l’abitazione sia distante dal luogo di lavoro.

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