Spetta il risarcimento del danno non patrimoniale da lesione del diritto all’autodeterminazione per mancanza del consenso informato quando, nonostante la mancata prova da parte del paziente che, se debitamente informato sui rischi di complicanze, avrebbe rifiutato di sottoporsi all’operazione, deve ritenersi che, considerata la gravità della condizione fisica conseguita alle complicanze dell’intervento, l’interessato non sia stato messo nelle condizioni di valutare se affrontarne le conseguenze, risultando dunque corretto l’apprezzamento, quale pregiudizio rilevante sul piano risarcitorio, delle sofferenze del tutto presumibilmente derivate dall’inatteso aggravamento, nei mesi successivi alle dimissioni, della sintomatologia dolorosa che aveva spinto il paziente ad effettuare l’intervento, in termini come detto di sorpresa, impreparazione, maggiore afflizione: conseguenze pregiudizievoli tanto più presumibili e tanto più rilevanti quale danno risarcibile, quanto meno prevedibile poteva considerarsi la complicanza.
Cass. civile ordinanza 16633, sezione Terza del 12-06-2023