I passatempi costosi del coniuge onerato a pagare il mantenimento possono essere valutati dal Giudice per disporre un aumento dell’assegno. Tanto più se lui è sano e lavora, mentre la moglie è disoccupata.
Con l’ordinanza n. 2574/2015 la Cassazione conferma la sentenza della Corte d’Appello che aveva elevato a 700 euro mensili il contributo dovuto alla ex.
L’assegno per il coniuge deve tendere al mantenimento del tenore di vita da questo goduto durante la convivenza matrimoniale, e tuttavia indice di tale tenore di vita può essere l’attuale disparità di posizioni economiche tra i coniugi.
La Corte d’Appello ha ravvisato una disparità di posizioni economiche in favore del marito: la moglie, malata, con un’attività lavorativa saltuaria e stagionale; il marito, in buona salute, che lavora con il fratello in un’affermata impresa edile, dedito a passatempi costosi, come la caccia e la guida di auto assai potenti; e con un patrimonio immobiliare significativo e più importante di quello della moglie.