La causa di esclusione della colpevolezza in caso di favoreggiamento, riconosciuta a coniugi e prossimi congiunti va applicata, per analogia, anche al convivente more uxorio, costretto a salvare il partner da un grave e inevitabile nocumento alla libertà e all’onore.
La prova della convivenza, che può essere fornita dall’imputato, deve essere però rigorosa, e mettere il giudice nella condizione di accertare l’esistenza.
Cass. penale, sez. unite sentenza 10381/2021
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