L’elevato costo della vita nella città in cui vive l’ex marito pesa ai fini della riduzione dell’assegno di divorzio. Viene quindi respinto il ricorso dell’ex moglie contro la decisione della Corte d’Appello di tagliare l’assegno, rispetto a quanto riconosciuto in primo grado, a causa del costo della vita a Roma, città nella quale l’ex coniuge risiedeva e anche in considerazione delle cure che l’uomo doveva sostenere.
Corte di cassazione, sentenza 174/2020,
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