La stabile convivenza dei coniugi per oltre tre anni dalla data del matrimonio impedisce la dichiarazione di efficacia della sentenza di nullità pronunciata dal tribunale ecclesiastico ed è altresì irrilevante accertare se l’unione fra i coniugi nel periodo di convivenza ultratriennale sia stata più o meno felice ovvero se vi sia stata una parziale o integrale non adesione affettiva da parte dei coniugi al dato fattuale della convivenza; tale mancanza di adesione affettiva può acquistare rilevanza giuridica solo se viene concordemente riconosciuta e manifestata all’esterno in modo da privare alla convivenza ogni valenza riconducibile all’estrinsecazione del rapporto coniugale.
Cassazione civile, sez. VI , 26 novembre 2019, n. 30900
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