La Cassazione ha confermato la decisione già emessa dal Tribunale di Messina, con la quale una donna era stata condannata per cooperazione nell’omicidio del figlio di tre anni. La sua colpa sarebbe quella di non aver dato la mano al figlio, rendendosi così «responsabile del reato in quanto, avendo omesso di esercitare la vigilanza sul figlio all’atto dell’attraversamento della strada e in particolare avendo omesso di porre in essere le dovute cautele nella fase dell’attraversamento, come quella di accertarsi previamente che non passassero veicoli e, soprattutto, quella di tenere per mano il figlio, non impediva il verificarsi dell’evento». La madre, sottolinea la Cassazione, «aveva l’obbligo di impedire il verificarsi dell’evento, ricoprendo la massima posizione dio garanzia sulla vittima». Confermata la condanna per la donna al volante, rea di aver provocato nel piccolo lesioni cranioencefaliche che ne hanno causato la morte.
Corte di Cassazione penale sentenza n. 29505/2018