L’assegnazione della casa familiare a uno o all’altro genitore incide sensibilmente sugli equilibri economici degli ex, anche considerato che uno dei due deve reperire altro alloggio, ma non vale a soddisfare in via diretta l’obbligo di pagare un contributo al mantenimento dei figli, che grava sul genitore a prescindere dall’eventuale titolo di proprietà o di comproprietà sull’immobile.
La circostanza dell’assegnazione della casa coniugale può però incidere sull’attribuzione e sulla quantificazione dell’assegno di mantenimento.
Cassazione civile, sentenza 1642/2022
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