Adozione in casi particolari: quando rileva il NO del genitore naturale

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La Corte d’appello di Roma ha respinto la domanda di adozione ex  art. 44, lett. d), l. n. 184/1983 presentata dai genitori affidatari di un minore attribuendo rilevanza determinante al diniego di consenso al riguardo manifestato dalla madre del minore stesso esercente la responsabilità genitoriale.

Avverso tale provvedimento gli affidatari hanno presentato ricorso per cassazione.

 

La Cassazione, enuncia il principio di diritto in base al quale in caso di adozione particolare, il dissenso manifestato dal genitore titolare della responsabilità genitoriale, anche se non convivente con il figlio minore, ha efficacia preclusiva ex  art. 46, comma 2, l. n. 184/1983 solo qualora non sia stata accertata una situazione di disgregazione del contesto familiare d’origine del bambino «in conseguenza del protratto venire meno del concreto esercizio di un rapporto effettivo con il minore stesso da parte del genitore esercente la responsabilità».

Cassazione Civile n. 18827/2018

 

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