Le elargizioni di denaro tra conviventi more uxorio non vanno restituite a meno che non si provi che costituivano semplici prestiti, e non donazioni.
Si presume infatti che tali elargizioni rientrino nella gestione del menage familiare e dunque vengano date a scopo solidale, per il mantenimento dell’altro.
Per ottenere la restituzione, alla fine della relazione, occorre dimostrare che si trattava invece di un prestito: prova difficile a meno che non risulti da una scrittura privata il vero intento delle parti.
Lo ha affermato la Corte di Cassazione con la sentenza n. 9864 del 7.05.2014