Nell’approfondire il giudizio sull’adeguatezza del familiare scelto come affidatario temporaneo di un minore, il giudice di merito deve valorizzare le figure vicarianti inter-familiari, come i nonni. In particolare, il giudice deve analizzare attentamente il loro contributo al mantenimento del rapporto con la famiglia di origine, criterio guida di ogni scelta in materia di affido, anche temporaneo, dei bambini.
L’affido temporaneo etero-familiare è una misura offerta al bambino in difficoltà e quindi in casi che temporaneamente possono impedire la funzione educativa o la convivenza tra genitore e figlio. Si tratta di un “intervento ponte”, destinato a rimuovere situazioni di difficoltà e di disagio familiare, strumentale alla tutela riconosciuta al diritto del minore a crescere nella propria famiglia.
Cassazione, sentenza 28257 del 4 novembre 2019
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