Il reato di maltrattamenti in famiglia presuppone di intendere i concetti di “famiglia” e di “convivenza” nell’accezione più ristretta: quella, cioè, di una comunità connotata da una radicata e stabile relazione affettiva interpersonale, da una duratura comunanza d’affetti, che non solo implichi reciproche aspettative di mutua solidarietà ed assistenza, ma sia fondata sul rapporto di coniugio o di parentela o, comunque, su una stabile condivisione dell’abitazione, ancorchè, ovviamente, non necessariamente continua
Cass. Pen., Sez. VI, Sent., 22 settembre 2022, n. 35633
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