La conflittualità tra le parti non inficia la donazione effettuata

La violenza (fisica o morale) inflitta al coniuge è di per sè causa di addebito
4 febbraio 2023
Il marito deve provare la convivenza dell’ex moglie, non anche la contribuzione del suo compagno
5 febbraio 2023

Lo spirito di liberalità che connota il depauperamento del donante e l’arricchimento del donatario va ravvisato nella consapevolezza dell’uno di attribuire all’altro un vantaggio patrimoniale in assenza di qualsivoglia costrizione, giuridica o morale. Tale spontaneità dell’attribuzione patrimoniale non è incompatibile con l’esasperata conflittualità esistente tra le parti al momento del contratto, la quale si atteggia come elemento fattuale del tutto neutro rispetto alla causa della donazione, non integrando né un’ipotesi di cogenza giuridica, né un’ipotesi di costrizione morale, salva l’eventuale rilevanza di motivi di annullamento del contratto per vizio della volontà

Tribunale di Milano, Sez. IV, sentenza 15 settembre 2022 n. 7173

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