Commette reato di stalking il coniuge che perseguita l’ex, subito dopo la separazione, e le vieta di frequentare altri uomini.
Condannato un marito che sottoponeva l’ex moglie a continui insulti, offese, umiliazioni, denigrandola e criticandola che non fosse una brava madre e accusandola di essere pazza.
Con la sentenza n. 13440 del 21 marzo 2014, la Cassazione ha ritenuto che le condotte, fatte di telefonate continue, minacce e pedinamenti, accuse di tradimenti e imposizioni di non frequentare altri uomini, hanno cagionato nella donna uno stato di ansia fondato sul timore per la propria incolumità oltre che a costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita.
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